Caratteristiche e conseguenze dello sviluppo del telelavoro a domicilio
Prima dell’emergenza COVID-19, solo un ristretto numero di aziende e di organizzazioni aveva adottato pratiche di telelavoro a domicilio. Fino al 2020, i telelavoratori rappresentavano al massimo il 9-10% di tutti i lavoratori dell’UE, con profonde differenze tra i vari Paesi dell’Unione.
Ora, la forte impennata del telelavoro dipendente dall’emergenza COVID-19, potrebbe aver cambiato definitivamente l’atteggiamento dei lavoratori e delle imprese nei confronti di questa modalità di lavoro. Nei paesi della UE economicamente più avanzati, il telelavoro, durante la crisi COVID-19, è arrivato a riguardare da un quarto a due terzi di tutta la popolazione lavorativa.
Riguardo alla diffusione del telelavoro a domicilio, si sottolinea che è importante indagare quanto sarà sostenibile questa trasformazione radicale a lungo termine.
Dal punto di vista delle aziende, alcune indicazioni mostrano come l’uso del telelavoro possa portare a risparmi sostanziali nei costi per gli affitti; tuttavia, le aziende lamentano che l’isolamento dei lavoratori possa influenzare negativamente il loro impegno e la loro produttività.
Sarà importante attuare misure generali per contrastare gli effetti negativi del telelavoro sulla salute e sicurezza e sulle condizioni di lavoro.
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